Diego Laxalt ha esordito a Parma in Atalanta-Torino 2-3. Subito in campo dopo l’arrivo in granata: l’uruguagio è già più di una semplice alternativa
Già sui social, il benvenuto a Diego Laxalt era stato caloroso. Ci aveva pensato Tomas Rincon, su Instagram, a salutare l’arrivo di “Diegui”. Il primo colpo del Torino ci ha messo poi meno di ventiquattro ore per passare dalle strette di mano al campo, quello di Parma. Contro l’Atalanta, infatti, Mazzarri non ha indugiato: l’uruguagio si è ritagliato uno spazio a partita in corso. E non è un fatto banale questo, perché al di là dell’emergenza il suo impiego non era per nulla scontato. Segno che il tecnico è pienamente convinto dell’investimento effettuato dal presidente Cairo e dal ds Massimo Bava. Insomma, il 93 – di numero e anno di nascita – avrà un ruolo non secondario nel Toro annata 2019/2020.
Atalanta-Torino 2-3, l’esordio di Diego Laxalt
Una partita non casuale, se vogliamo, nella traiettoria zigzagante dell’estate di Laxalt. E a spiegarlo è la prima inquadratura del prepartita del “Tardini”: lì, a bordocampo, a prendersi i buffetti di Giampiero Gasperini, che forse in nerazzurro lo avrebbe visto molto bene – e le parti erano molto vicine, fino all’improvviso stop – e che certamente a Genova, in passato, lo aveva esaltato al massimo.
Il secondo frame è al minuto 37 della ripresa. Sempre a bordocampo, ma questa volta sotto la lavagnetta, pronto a prendere il posto di Berenguer e a tentare di difendere con piedi e cuore il 3-2 granata che stava maturando in quel momento.
Ora la sosta. Ma Mazzarri si fida già del terzino
Operazione riuscita, al sipario. Un buon brindisi, prima della sosta che lo vedrà impegnato in Nazionale (la Celeste affronterà Costa Rica e Stati Uniti). Poi, finalmente, il Filadelfia. E Mazzarri, che lo aspetta ansioso. Anche se, come ha dimostrato la sfida contro l’Atalanta, di remore a buttarlo dentro non ce ne sono.
Nemmeno in un ruolo non propriamente suo come quello di esterno alto. Questione di necessità (difensive), in quel di Parma. Ma la duttilità del ragazzo è una qualità che piace a WM, sulla quale si lavorerà di qui a pochi giorni. Laxalt-Toro, siamo appena all’inizio.
molto contento per laxalt, è dai tempi del genoa che penso sia uno da toro.
Con Ola e Laxalt sulle fasce saremo più imprevedibili e velolci. Da alternare agli altri (ottimi) compagni a seconda delle necessità e degli avversari da affrontare.
se torna ad essere quello del Genoa saremmo a posto !